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venerdì 30 novembre 2007

Nei Giardini Che Nessuno Sa



Io sono tra quelli che quei giardini li ho conosciuti, e frequentati per un decennio. Dai "Cavalieri di Malta", a "Villa S. Lucia", a "Villa Ardeatina", passando per molti ospedali romani per poi finire alla "Clinica S. Elisabetta", in via dell'Olmata a Roma.
Accompagnando mia madre nella sua personale odissea, ho vissuto quei posti fatti di anime e sogni infranti. Dopo 7 anni dalla morte di mia madre, il ricordo dei luoghi si e' stinto ma non le emozioni di grande umanita' che vi si respirava.
La canzone di Renato Zero, per me quasi inascoltabile viste le violente emozioni che mi suscita, e' una poesia che dedico alla luce dei miei anni: mia madre.










Senti quella pelle ruvida
Un gran freddo dentro l'anima
Fa fatica anche una lascima a scendere giù
Troppe attese dietro l'angolo
Gioie che non ti appartengono
Questo tempo inconciliabile gioca contro di te

Ecco come si finisce poi
Inchiodati a una finestra noi
Spettatori malinconici di felicità impossibili
Tanti viaggi rimandati e già
Valigie vuote da un'eternità
Quel dolore che non sai cos'è
Solo lui non ti abbandonerà... mai, oh mai

È un rifugio quel malessere
Troppa fretta in quel tuo crescere
Non si fanno più miracoli
Adesso non più

Non dar retta a quelle bambole
Non toccare quelle pillole
Quella suora ha un bel carattere
Ci sa fare con le anime

Ti darei gli occhi miei per vedere ciò che non vedi
L'energia, l'allegria per strapparti ancora sorrisi
Dirti sì, sempre sì e riuscire a farti volare
Dove vuoi, dove sai senza più quel peso sul cuore
Nasconderti le nuove, quell'inverno che ti fa male
Curarti le ferite e poi qualche dente in più per mangiare
E poi vederti ridere e poi vederti correre ancora
Dimentica, c'è chi dimentica distrattamente un fiore una domanica
E poi silenzi
E poi silenzi
Silenzi

Nei giardini che nessuno sa si respira l'inutilità
C'è rispetto grande pulizia, è quasi follia
Non sai com'è bello stringerti
Ritrovarsi qui a difenderti
E vestirti e pettinarti sì e sussurrarti non arrenderti
Nei giardini che nessuno sa quanta vita si trascina qua
Solo acciacchi piccole anemie, siamo niente senza fantasie

Sorreggili, aiutali, ti prego non lasciarli cadere
Esili, fragili non negargli un po' del tuo amore
Stelle che ora tacciono, ma daranno un senso al quel cielo
Gli uomini non brillano se non sono stelle anche loro

Mani che ora tremano perché il vento soffia più forte
Non lasciarli adesso no, che non li sorprenda la morte


Siamo noi gli inabili che pur avendo a volte non diamo
Dimentica, c'è chi dimentica distrattamente un fiore una domanica
E poi silenzi
E poi silenzi
Silenzi

martedì 20 novembre 2007

Bicycle Race





Erano i mitici Anni '70, e non c'era il delirio di traffico che c'e' oggigiorno. Il bikesharing era al di la' da venire, e il piacere di andare in bicicletta era, per l'appunto, un piacere.
Il mai troppo compianto Freddy Mercury e 65 ragazze nude in bicicletta in un video che ha fatto epoca. L'album, "Jazz", in cui era il singolo "Bicycle race", e' meraviglioso!






Bicycle bicycle bicycle
I want to ride my bicycle
I want to ride my bicycle
I want to ride my bike
I want to ride my bicycle
I want to ride it where I like

You say black I say white
You say bark I say bite
You say shark I say hey man
Jaws was never my scene
And I don't like Star Wars
You say Rolls I say Royce
You say God give me a choice
You say Lord I say Christ
I don't believe in Peter Pan
Frankenstein or Superman
All I wanna do is

Bicycle bicycle bicycle
I want to ride my bicycle
I want to ride my bicycle
I want to ride my bike
I want to ride my bicycle
I want to ride my
Bicycle races are coming your way
So forget all your duties oh yeah!
Fat bottomed girls they'll be riding today
So look out for those beauties oh yeah
On your marks get set go
Bicycle race bicycle race bicycle race
Bicycle bicycle bicycle
I want to ride my bicycle
Bicycle bicycle bicycle
Bicycle race

You say coke I say caine
You say John I say Wayne
Hot dog I say cool it man
I don't wanna be the President of America
You say smile I say cheese
Cartier I say please
Income tax I say Jesus
I don't wanna be a candidate
For Vietnam or Watergate
Cos all I want to do is

Bicycle bicycle bicycle
I want to ride my bicycle
I want to ride my bicycle
I want to ride my bike
I want to ride my bicycle
I want to ride it where I like

martedì 6 novembre 2007

Com'e' Dolce La Sera

Versione Sanremese di Marisa Sannia di una delle piu' belle canzoni dei primi anni '70, piu' conosciuta nell'interpretazione di Donatello.

La dedico alla luce dei miei anni: mia madre.

Alle sue sere solitarie, ma in compagnia dei suoi sogni di bambina.




Un soffio e poi
non posso più prenderti
quella foglia che vola sei tu
io rimango quaggiù.
Il tempo va
e i giorni si allungano
torna verde fra i rami per te
cosa cambia per me.

Com'è dolce la sera, stasera
c'è nell'aria qualcosa di te.
La tua mano mi sfiora leggera
e fra l'erba c'è un fiore per me.

Io apro piano gli occhi
ti vedo.

Felicità
un volo di rondini
ho capito la vita cos'è
è l'attesa di te.

Com'è dolce la sera, stasera...

La tua mano mi sfiora leggera
e fra l'erba c'è un fiore per me.

Io apro piano gli occhi
e vedo te.