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mercoledì 25 luglio 2007

Nina

Un brano che rende vivida una storia d'amore come poche canzoni sanno fare.
Attraversa i ricordi dei racconti di un vecchio zio di mia madre, reduce dalla prigionia in Grecia ed Albania, e capace di raccontare tante piccole storie fatte di niente, ma con una semplicita' tale da restare incantati per ore.

Questo zio non ha mai avuto una Nina ad aspettarlo, ne' un amore con i suoi occhi umili e semplici da crescere.

Forse per questo mi ha saputo amare come un figlio.

Di certo io lo amo come il migliore dei padri.




Notte scura notte chiara notte finirai
notte di bombardamenti notte che non sai
che Nina ha pianto di paura in latteria
perduta nel rifugio sotto casa sua

Dentro un libro di Liala la serenità
Roma adesso è troppo avara non ti ascolterà
e d'incontrarlo, lui che viene da lontano,
probabilmente è stato l'unico regalo.

Dove vai che farai quanti anni mi dai?
Credi ancora all'amore, se ci credi perché?
Non lo so dove andrò, ti do gli anni che hai,
credo ancora nell'amore perché avrà gli occhi tuoi.
Non lo so che farò ti darò gli anni miei
credo ancora all'amore perché avrà gli occhi tuoi.

Nina abita a Trastevere e lo aspetterà
mentre lui sta a San Lorenzo e la raggiunge in tram
e quando l'odio della guerra aumenterà
soltanto Nina riuscirà a portarlo via.

Ma la guerra è giù alla porta e gli ha bussato già
la divisa d'artigliere e una fotografia
e Nina non vorrebbe mai mandarlo via
vederlo piangere e marcire in prigionia.

Dove vai dove sei Nina aspettami ancora
finirà questo inverno questa rabbia di un'ora
dove vai dove sei mio dolcissimo amore
quante stelle al soffitto ho contato per te.
Dove vai dove sei mio sperduto mio amore
ogni sera al portone se vuoi ti aspetterò
dove vai dove sei Nina aspettami amore
passerà presto un treno, io, vedrai che saprò ritornare.

Dove vai dove sei Nina credi all'amore?
Credo ancora all'amore perché avrà gli occhi tuoi.

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